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CHIRURGIA AMBULATORIALE
Il poliambulatorio Proctal è dedicato all’attività di diagnosi clinico-strumentale e di chirurgia ambulatoriale con autorizzazione sanitaria n° PG111113 del 10 maggio 2007 rilasciata dal comune di Bologna.
In particolare è dotato di un ambulatorio medico per l’attività diagnostica e di un ambulatorio chirurgico per l’esecuzione di interventi chirurgici ambulatoriali in anestesia locale o locoregionale.
Nelle dotazioni strumentali e nell’organizzazione del servizio sono state seguite le procedure previste in materia di: requisiti strutturali, requisiti impiantistici, requisiti tecnologici e organizzativi. Sono state elaborate le procedure per eventuali emergenze e per la prevenzione delle infezioni. La documentazione relativa è disponibile presso il poliambulatorio.
PROCEDURE AMBULATORIALI
Legatura elastica delle emorroidi
Chirurgia proctologica minore
Trattamento Laser CO2 delle lesioni da HPV
LEGATURA ELASTICA DELLE EMORROIDI
La legatura elastica ambulatoriale delle emorroidi consiste nell’applicazione di un laccio di gomma alla base dei gavoccioli emorroidari interni. Nell’arco di 7–10 giorni, il tessuto emorroidario legato verrà eliminato assieme all’anello di gomma e la ferita residua cicatrizzerà spontaneamente.
Per un trattamento completo sono spesso necessarie più sedute a distanza di un mese una dall’altra. Non viene effettuata alcuna anestesia. Per 24-48 ore vi sarà una sensazione di “spinta defecatoria” determinata dal tessuto strozzato dall’anello di gomma. Tale sensazione può essere molto fastidiosa nelle prime ore e richiedere assunzione di antidolorifici poi diminuisce gradualmente e scompare completamente alla caduta del tessuto emorroidario strozzato.
Se correttamente eseguita, la legatura elastica non provoca un vero dolore. Nelle prime ore non bisogna assecondare troppo la spinta defecatoria ma cercare di ignorarla. Frequenti semicupi tiepido-caldi e la posizione supina sono in genere sufficienti ad attenuare questo sintomo.
CHIRURGIA PROCTOLOGICA MINORE
Alcune affezioni proctologiche di piccola entità possono essere trattate a livello ambulatoriale in anestesia locale.
Per esempio:
TRATTAMENTO LASER CO2 DELLE LESIONI DA HPV
Eseguiamo la fotovaporizzazione Laser CO2 delle lesioni anali da HPV. Tale intervento, nella quasi totalità dei casi, viene effettuato a livello ambulatoriale presso il Poliambulatorio Proctal in anestesia locale del canale anale ed eventuale sedazione anestesiologica. Ove necessario si può anche ricorrere a ricovero e anestesia spinale o generale.
LESIONE DI CUTE E SOTTOCUTE
Il trattamento chirurgico ideale della maggioranza delle lesioni della cute e del sottocute è l’intervento ambulatoriale in anestesia locale, eventualmente in presenza dell’anestesista per le procedure più complesse.
Le lesioni cutanee di più frequente riscontro sono rappresentate dalla cheratosi seborroica, dalla verruca volgare, dal nevo melanocitico benigno, dal dermatofibroma, dall’angioma cutaneo e da lesioni maligne come il basalioma, il carcinoma squamocellulare ed il melanoma maligno.
Il trattamento chirurgico ambulatoriale delle lesioni con sospetta malignità consiste nell’asportazione in anestesia locale di una losanga di cute comprendente la lesione che ne permetta il successivo invio per esame istologico.
Le lesioni di evidente benignità possono altresì avvalersi della fotovaporizzazione con Laser CO2 che permette di vaporizzare la lesione in anestesia locale, con esiti cicatriziali anche molto inferiori rispetto all’asportazione “a losanga”.
L’indicazione all’asportazione di una lesione cutanea dovrebbe sempre essere posta da una visita specialistica dermatologica che ne consigli l’asportazione ed esprima o meno la necessità di un approfondimento istologico (necessità che come detto influisce sulla scelta della tecnica chirurgica adottata)
Le lesioni del sottocute di più frequente riscontro sono rappresentate dalla cisti sebacea, dal lipoma e dal granuloma da corpo estraneo. Molto più rare sono le lesioni maligne del sottocute. In ogni caso il trattamento chirurgico prevede l’incisione della cute in anestesia locale e l’escissione della lesione (a cui segue sempre l’invio per esame istologico).
CHIRURGIA LASER DELL'UNGHIA INCARNITA
ONICOCRIPTOSI (UNGHIA INCARNITA)
L'onicocriptosi (unghia incarnita) è una condizione patologica nella quale uno o entrambi i bordi laterali dell'unghia penetrano nei tessuti sottocutanei adiacenti sviluppando una reazione infiammatoria in genere dolente che può portare alla formazione di un granuloma e/o alla suppurazione.
Fra le cause più comuni vi sono: errata tipologia di calzatura indossata con conflitto piede -calzatura; tagli impropri ed eccessivi dell'unghia; patologie biomeccaniche dell'alluce; traumi o microtraumatismi ripetuti; anomalie congenite della forma della lamina ungueale.
In caso di fallimento della terapia conservativa si rende necessario un trattamento chirurgico.
CHIRURGIA LASER CO2 DELL'ONICOCRIPTOSI (UNGHIA INCARNITA)
Il trattamento Laser CO2 che proponiamo con intento radicale consiste nell'asportazione della porzione laterale di unghia che cresce sotto la cute e nella distruzione mediante fotovaporizzazione della relativa matrice ungueale e dell'eventuale granuloma/suppurazione. Tale intervento, praticamente esangue, permette di conservare gran parte dell'unghia, limitandosi ad eliminare in modo definitivo solo la piccola porzione causa del dolore.
Tale intervento si esegue in anestesia locale tronculare, ovvero mediante iniezioni alla radice del dito in corrispondenza del passaggio dei rami nervosi sensitivi.
La ferita generata viene coperta con garze e cerotto, è in genere poco dolorosa, consente la normale deambulazione già nell'immediato postoperatorio purchè con utilizzo di calzature aperte o sufficientemente larghe. Risulta necessario sostituire la medicazione ogni giorno avendo cura di disinfettare la ferita e applicando pomate antibatteriche e cicatrizzanti.
La guarigione completa della ferita avviene mediamente in 3 settimane nelle quali pur non sussistendo limitazioni motorie si suggerisce la sospensione di eventuali attività sportive.
Per il trattamento della cisti pilonidale sintomatica e delle sue complicanze (ascessualizzazione, fistolizzazione, recidiva dopo altro trattamento chirurgico) privilegiamo come prima scelta tecniche mininvasive quali il trattamento diatermico endoluminale o il trattamento endoscopico (EPSIT).
Eseguiamo tale trattamento in due fasi entrambe generalmente eseguibili in anestesia locale.
La prima fase consiste nel posizionamento all'interno della cisti di un drenaggio in morbido silicone attraverso due piccole incisioni sulla cute. Grazie a tale trattamento il paziente viene rapidamente sollevato dai sintomi e messo al riparo da eventuali nuovi episodi di infezione. Tale prima fase consente la riduzione delle dimensioni della cisti e aumenta sensibilmente l'efficacia del trattamento successivo.
La seconda fase consiste nella rimozione del drenaggio e nel trattamento diatermico endoluminale eseguito attraverso le medesime incisioni.
Entrambe le fasi non comportano particolare dolore postoperatorio e consentono generalmente la ripresa delle normali attività scolastiche, lavorative e sportive già dopo 48h.
CHIRURGIA MININVASIVA DELLA CISTI PILONIDALE
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La patologia proctologica, per la delicatezza della regione anatomica interessata, richiede un approccio ultraspecialistico.
L'obiettivo del nostro team, partendo dall'accurato ascolto del paziente, è di condurlo alla diagnosi precisa e al trattamento corretto.
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